domenica 23 novembre 2014

Riccio domestico.


Ho sempre avuto ricci nel mio giardino che è separato dai prati da sola rete metallica.
Anni addietro però li trovavo soprattutto morti perchè avevo un husky terribile e poverini non trovavano quasi mai scampo da lui, come del resto altri animaletti, compresi i gattini.

Ora non ho più i cani e per diversi anni non ho più trovato ricci morti. Da qualche mese in compenso ne arriva uno vivo e di lui abbiamo trovato i "segni". 
I miei nipoti inoltre l'hanno visto di notte che viene a mangiare nelle ciotole delle gatte che sono sia da me che da loro: una gatta mangia da due parti.

Stamattina, incredibile, stava mangiando nella ciotola e la gatta attendeva lì vicino che avesse finito e se ne andasse. Non sembrava spaventato e mi sono avvicinata a fotografarlo.


Dopo aver terminato di mangiare se ne è andato a bere nell'altra ciotola. I ragazzi erano entusiasti e Francesca era tutta agitata: ne voleva la foto.

Nel pomeriggio non è tornato; vedremo se ci sarà ancora domani.


sabato 15 novembre 2014

La donna perfetta


Valgono ancora al giorno d'oggi queste parole della Bibbia? Mi auguro di sì.

Dal libro dei Proverbi
Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Stende la sua mano alla conocchia
e le sue dita tengono il fuso.
Apre le sue palme al misero,
stende la mano al povero.
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani
e le sue opere la lodino alle porte della città.

martedì 11 novembre 2014

San Martino

Una bella poesia che conosciamo sicuramente tutti fin dai tempi della scuola. Mi piace leggerla verso per verso, con calma, e immaginare le varie scene evocate che non fanno più parte del nostro tempo.
Mi succede a volte, alla sera, di osservare uccelli neri che se ne vanno a stormo e subito questa poesia torna alla mente. 
Quello che mi è sempre mancato è però il mare che urla e biancheggia: quanto mi piacerebbe vederlo.


sabato 8 novembre 2014

Ada Negri


Vorrei, pioggia d'autunno, essere foglia
che s'imbeve di te sin nelle fibre
che l'uniscono al ramo, e il ramo al tronco,
e il tronco al suolo;e tu dentro le vene
passi, e ti spandi, e si gran sete plachi.
So che annunci l'inverno: che fra breve
quella foglia cadrà, fatta colore
della ruggine, e al fango andrà commista,
ma le radici nutrirà del tronco
per rispuntar dai rami a primavera.

Vorrei, pioggia d'autunno, esser foglia,
abbandonarmi al tuo scrosciare, certa
che non morrò, che non morrò, che solo
muterò volto sin che avrà la terra
le sue stagioni, e un albero avrà fronde. 
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