lunedì 28 maggio 2012

Nuoto


Ho letto questa mattina sul giornale la notizia della difficoltà incontrata dalla Pellegrini nei 400 stile libero. Pare che si sia molto preoccupata perché non sentiva più le gambe e una cosa simile non le era mai successa, tanto da temere di essere ammalata. 
Non seguo molto lo Sport in genere, ma il nuoto mi ha sempre affascinata. Vedere persone che si comportano in acqua come se fossero nel loro ambiente naturale era per me qualcosa di incredibile e mi ha creato una grande invidia (buona) fino a poco tempo fa.
Non avevo mai imparato a nuotare, pur piacendomi molto, per la paura dell'acqua. Un po' per volta ero riuscita a muovermi fin dove si tocca, ma, se il piede non sentiva più il terreno, mi prendeva il panico. Avevo tentato una volta un corso collettivo, ma eravamo in troppi e l'insegnante non prese per nulla in considerazione la mia paura e così rinunciai.




Alcuni anni fa ebbi un serio problema alle ginocchia, con dolori frequenti e difficoltà a camminare. Mi furono prescritte delle infiltrazioni di acido ialuronico che sortirono qualche effetto positivo.
Il mio medico, durante una visita, mi disse che avrei dovuto praticare il nuoto; gli risposi che non ero capace e lui "Vada a imparare". L'ho preso in parola, ma stavolta mi sono iscritta a lezioni private. Sono soldi spesi che non rimpiangerò mai. Ho imparato a nuotare e ora faccio le mie vasche alternando stile libero e dorso. Non nascondo che sono fiera di questa vittoria, merito di brave insegnanti che hanno tenuto conto anche della psicologia del soggetto (io). Le ginocchia stanno molto meglio e, per ora, non ho fatto più infiltrazioni.
La mia invidia verso i nuotatori è passata, anche se nutro una grande ammirazione per certe prestazioni.
Auguro alla Pellegrini di superare questo brutto momento perché immagino quanta fatica ci sia nella vita di una campionessa. Penso che abbia trascorso più tempo in acqua che con i piedi per terra.

sabato 26 maggio 2012

Silenzio

     http://www.ioarte.org/img/artisti/Cristina-De-Biasio__Quiete-e-silenzio_g.jpg

Non è la negazione delle parole, il silenzio.
È la condizione per prepararti a dirne di significative, per comunicare.
Il tempo del silenzio non è tempo perso.
È uno spazio, che custodisce perle preziose.
Convìnciti di questo.
E, se puoi, aiuta a capirlo chi ti è vicino e disturba talvolta il tuo silenzio, moltiplicando parole inutili.

venerdì 25 maggio 2012

Acquazzone


In questi ultimi tempi ho scoperto alcuni Blog che parlano di giardini, orti, fiori, corredati da bellissime immagini che mi hanno fatto pensare che il mio giardino fosse un poveretto in attesa di tempi migliori. 
Da qualche giorno finalmente sono sbocciate alcune rose: proprio stamattina ho visto che le Rugose fioriscono e le Sevillane hanno i boccioli leggermente schiusi. Ero contenta. Mi sono detta che avrei potuto anch'io fare qualche foto e metterla sul Blog, proprio come i bambini quando hanno anche loro il giocattolo dell'amico.
Incomincia a fare un po' di caldo e ho lasciato qualche finestra leggermente aperta, poi mi sono messa  al pc per rilassare la mente. 
All'improvviso un tremendo frastuono; il mio pensiero è corso alle finestre aperte, allo stendibiancheria (per fortuna vuoto), ai fiori che aspettano la foto e ho realizzato che un grande acquazzone ha sicuramente spazzato via la possibilità di fotografare i fiori, almeno per qualche giorno.



sabato 19 maggio 2012

Pacific Dream

Ho cambiato l'immagine del Blog. L'azalea bianca oramai era sfiorita. 
Siccome il mio giardino è ancora spoglio, ho "rubato" questa bella Pacific Dream dall'         

Orto dei colori 


Buon fine settimana

Siamo già a sabato sera, ma io vi auguro ugualmente un buon fine settimana. 
Mi sono piaciute molto queste rose e me le sono messe qui in attesa che ne fiorisca qualcuna nel mio giardino. Finora ho visto ben poco: quando stavano per fiorire è ritornato il freddo.
Il mio augurio è per questa domenica di Ascensione, funestata purtroppo dalle terribili notizie che ci giungono tramite i media. Penso alla ragazza uccisa da una bomba a Brindisi, al dolore del suoi genitori, alla paura delle compagne di scuola che difficilmente riusciranno a ritornarvi con serenità. 
Il male sembra a volte avere la meglio, ma dobbiamo avere fiducia e credere che non prevarrà. 
Oggi ricordiamo Gesù che sale al cielo promettendo che rimarrà sempre con noi.

Giotto - Cappella degli Scrovegni (Padova)

martedì 15 maggio 2012

Pillola per lo spirito



Ritrovare la mia anima


Signore, 
So bene che Tu sei in me,
Ma io non mi sento più abitato da Te.

Sono diventato così sterile,
Non irradio più la Tua luce,
Non produco più niente,
Sono come uno scoglio isolato
che nessuna onda sfiora ancora.

Quando allora
mi lascerò di nuovo
commuovere da Te,
impressionare da Te,
invadere da Te?

Quando ritornerò al Tuo porto?
Quando ritroverò la pace
della Tua presenza?
Quando tornerò ad essere
un vivente
animato dal meglio di Te?

Oh, Signore
Vieni,
che io ritrovi la mia anima.

Louis Evely

sabato 12 maggio 2012

Apparizioni a Fatima

L'ho guardato tutto, anche se sul pc non è comodo: è veramente bello e ne vale la pena. E' del 1991, la  regia è di Daniel Costelle. I tre piccoli attori hanno incontrato Giovanni Paolo II quando si recò in visita a Fatima.



venerdì 11 maggio 2012

Il viaggio della torcia olimpica

La solenne cerimonia nel sito archeologico dell'antica città di Olimpia ha celebrato l'accensione della fiamma olimpica che raggiungerà la Gran Bretagna per i Giochi di Londra 2012


Prima tappa Olimpia, dove
tutto è cominciato 2800 anni fa
GIULIA ZONCA  (La Stampa)

IL POSTO: Olimpia, là dove tutto è iniziato 2800 anni fa, là dove tutto è in rovina e non solo i resti dei templi antichi. Giusto dietro il prato dove è stato acceso il fuoco olimpico c’è un binario che si perde nell’erba, qualche tornante più sotto uno stadio con il campo spelacchiato e le tribune scassate. Non è abbandonato, ci giocano. La Grecia ha iniziato ad andare a rotoli anni fa. Nel 2006, quando si accese il fuoco dei Giochi invernali di Torino, Olimpia si lamentava per la scarsa manutenzione. Allora parlavano di “qualche problema”, "poca attenzione” oggi usano parole come “inevitabile” e continua


Sono stata lì nel 2009, prima tappa della mia crociera attraverso le isole greche sulla Costa Fortuna. La guida locale ci spiegò orgogliosamente ogni sito, ogni colonna: si sentiva nelle sue parole il grande amore per la propria patria e i suoi grandiosi trascorsi. Mi immaginavo i giovani greci impegnati nei giochi che, a quel tempo e in quel luogo, erano qualcosa di veramente serio, con la presenza di una scuola in cui i ragazzi alloggiavano con gli insegnanti.
Per fortuna quel giorno non pioveva e  avevo fatto alcune foto.









martedì 8 maggio 2012

Beata Vergine del Rosario di Pompei



Oggi è la festa della Vergine del Rosario di Pompei. Mi sono ricordata tardi di recitare la Supplica composta da Bartolo Longo. Andava recitata a mezzogiorno, ma spero che la Madonna la accetti ugualmente. Ecco il testo per chi la volesse recitare. Supplica alla Madonna di Pompei

lunedì 7 maggio 2012

Giornata no

Copio e incollo da   http://www.mr-loto.it/  questo post che può veramente aiutare nei momenti difficili, nei quali pare che anche Dio si sia allontanato. Sappiamo che non é vero, che siamo noi a essere lontani e la riflessione di questo post aiuta molto. Grazie Mister Loto.


Una giornata no esiste nella vita di tutti; una giornata no in cui siamo talmente fragili da sentirci come vetro, pronti ad andare in frantumi alla prima parola sbagliata, alla prima difficoltà. In una giornata no  la sensazione di non essere compresi fino in fondo da chi ci circonda diventa una certezza, ci si sente stranieri a casa propria e sembra che alle persone che ci dovrebbero voler bene non importi assolutamente nulla di noi. Non ci si sente all'altezza delle aspettative altrui e in unagiornata no tutti i nostri pregi vengono messi in dubbio proprio da noi stessi.
In una giornata no si ha solo voglia di mettere la propria vita in stand-by per non pensare,  evitando così di soffrire per questo strano stato d'animodifficile da spiegare al mondo fuori di noi. Si ha tutto, compresi degli amici o un amore ma, in una giornata no, si perde se stessi e non si riesce più a percepire il proprio valore. In una giornata no ci si sente disadattati  e si comincia a desiderare di  essere più belli, intelligenti o ricchi. In unagiornata no si arriva a pensare di essere al posto sbagliato nel momento sbagliato ed il senso della propria vita sembra inesistente.
Si inizia a sentire il peso della quotidianità,  del dover combattere ogni giorno contro i mulini a vento .... ma è solo una giornata no.
Tutte le volte che il nostro spirito attraversa un momento difficile tendiamo a credere che sarà sempre così, che non riusciremo a venirne fuori. Invece anche una giornata no finisce. Domani il sole sorgerà di nuovo sulla nostra testa, i nostripensieri cambieranno ed lo stato d'animomigliorerà.
Quando ci capita una giornata no, con questo tipo di sensazioni, è molto importante fissare il proprio sguardo interiore verso il domani, tenere presente a se stessi che, se si ha la pazienza di aspettare senza farsi trascinare troppo dal vortice negativo di sensazioni che stiamo vivendo, presto vedremo le cose in modo diverso. Non perdiamo mai l'ottimismo e la fiducia; la maggior parte degli stati d'animo negativi sono fasulli, arrivati dentro di noi per mettere alla prova il nostro spirito, i nostri valori e la nostra vita.

sabato 5 maggio 2012

Pittore Faraone



Da ragazza sono stata una imbrattatele. Mi piaceva molto disegnare e dipingere, ma non avevo doti di pazienza e perseveranza. La motivazione non doveva essere molto forte perchè, con gli impegni del lavoro e della famiglia, me ne sono presto dimenticata. Non ho però mai smesso di apprezzare la pittura nelle sue forme di arte e le mostre di quadri mi hanno sempre attirata.
Da quando ho scoperto internet ho trovato alcuni pittori che non conoscevo e che, per un motivo o per l'altro, mi colpiscono e parlano al mio animo.


Di Pittore Faraone non avevo mai postato nulla. Oggi mi è piaciuto questo quadro di paesaggio, semplice e lineare nella sua bellezza e nella freschezza dei colori. Mi riporta all'infanzia, ai disegni sull'album, alle mie casette semplici, col tetto rosso, alle staccionate di cui mi piaceva circondarle, all'azzurro con cui coloravo i monti. Ricordo una mia compagna di scuola che mi chiedeva "Perché fai le montagne blu?" e io non sapevo rispondere: le "vedevo" blu.

Ecco altri quadri di Faraone.http://www.facebook.com/pinofaraone



martedì 1 maggio 2012

San Giuseppe lavoratore



Oggi è il primo Maggio, festa dei lavoratori. La Chiesa ci ricorda San Giuseppe e il suo lavoro di falegname. 
Cercando una immagine per celebrare questo giorno, mi sono imbattuta in questo quadro del 1620 che si trova attualmente al Museo dell'Hermitage in San Pietroburgo.
Vi sono stata alcuni anni fa durante un viaggio in Russia. Purtroppo il tempo non era favorevole e così non ho potuto ammirare con il sole le splendide cupole dorate di questa antica città.
Ho però visitato il Museo per alcune ore. Poche ore non sono per nulla sufficienti ad ammirare tutte le bellezze che racchiude. 
Questo quadro mi piace molto per il contrasto fra la luce che illumina i volti di Gesù e San Giuseppe e l'ombra che avvolge la zona in secondo piano.


Mi sono ricordata così di aver visto, oltre ad altri memorabili, un quadro di Rembrandt (Il padre misericordioso) che mi colpì per un effetto similare di luci e ombre.




Spero di poterci tornare con maggior tempo a disposizione.

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