martedì 31 gennaio 2012

Ancora neve.

Qui ha ripreso a nevicare e sembra non voglia smettere. Nevica anche sul lago di Como e i fiocchi con la loro danza hanno ispirato  Luciana



Fiocchi....in miriadi d'ali


Fioccano, fioccano a frotte:
si rincorrono, fluttuano e sfilano
in volubili falde a distesa,
definendo infiniti percorsi.

Scompigliati e confusi puntini
nel diffuso e soffuso biancore,
volteggiano lievi nel vento,
sfarfallando in miriadi d’ali.

Come accolti in abbraccio dal lago,
sciolti in sogni, ricordi, emozioni.

© Luciana

.

domenica 29 gennaio 2012

Premio



Essere premiata come Blogger mi piace. La motivazione ancora di più. Grazie Fioredicollina

sabato 28 gennaio 2012

Nevica



E' arrivata. Lo si sapeva da giorni, secondo le previsioni, e puntualmente oggi è arrivata. Dapprima in compagnia della pioggia, tanto che ho pensato: no, non si ferma. Poi via via si è fatta più fitta, più leggera ed ha incominciato a lasciare tracce bianche sul prato, ha ricamato di trina bianca gli alberi e i cespugli, ha coperto i tetti e le strade. Ora, alla luce delle lampade notturne, si vede tutto bianco e la neve continua a scendere. Per fortuna domani sarà domenica e si potrà affrontare con calma il problema "neve". Sì, perchè la neve è molto bella, ma è anche un problema.


Ho postato una mia foto dello scorso anno: un merlo si è posato sulla magnolia innevata.

Riflessione



ATTESA 

Mi sveglio e prego,
è notte e ….prego
prego e aspetto che venga il giorno.
L’orizzonte è gravido di fuoco,
ad oriente le nuvole si accendono del tuo amore!
La terra ha un brivido di luce
E si distende, preziosa di rugiada,
al trepido abbraccio del tuo cuore!
Gli ulivi fremono d’argento alla carezza
E le allodole gorgheggiano di gioia!
Ringrazio e prego…
Mi addormento e prego
e pregando sogno…
che spunti ancora
un altro giorno.

Don Garby

venerdì 27 gennaio 2012

Giornata della memoria



Durante un viaggio in Polonia nel 2008 sono stata anche ad Auschwitz.  Rimando al mio post di allora che ho riletto ricordandomi delle impressioni che ne ho ricevuto.
Speriamo che la memoria del passato serva per le generazioni future, che possano comprendere quanto la bestia si annidi nel cuore dell' uomo se non si coltiva l'amore per Dio e per gli uomini tutti.

domenica 22 gennaio 2012

Chiese vuote?

Mi succede di provare una grande tristezza quando, alla Messa domenicale, incontro soltanto persone anziane. Qualche decennio fa mancavano i giovanissimi, poi sono scomparsi i giovani, quelli di mezza età e ora sono pochi i cinquantenni. Lo so che non è così dappertutto e quando vado al mare o in qualche città scopro delle Chiese vive e frequentate anche da gente giovane.
Quand'ero bambina alla domenica si incontravano frotte di persone vestite a festa che allegramente andavano a Messa. Non mi sarei mai sognata di mancare e questo è rimasto impresso dentro di me e ,quello che era una abitudine, con la convinzione personale è diventata una reale necessità. La mia fede è diventata grande con me e per fortuna (pur con qualche smarrimento) non mi ha mai abbandonata.
Le mie parole sono soltanto una premessa all'invito a leggere l'articolo che ha ispirato la mia triste riflessione.








Islam di casa in Europa. Nelle chiese senza fedeli ora si fanno le moschee


In Francia i musulmani sono ormai 4,5 milioni, in Germania 4 milioni In Inghilterra sono stati chiusi 10mila templi cristiani in cinquant’anni

Chi è familiare con la storia dell’Islam sa che pregare e costruirsi un luogo di culto al posto di quello ebraico o cristiano è una norma di conquista. Da Hagia Sophia, la Santa Sofia divenuta l’immensa moschea di Costantinopoli quando cadde nel 1453, fino al Monte del Tempio ebraico a Gerusalemme dove fu costruita la Moschea di Al Aqsa, nelle sinagoghe mediorientali in Siria, in Algeria, fino ai templi indiani o ai Bahai in Iran, una volta che l’Islam costruisce una moschea, quella, secondo le scritture è per sempre la casa del popolo musulmano. Tanto che, per converso, Omar non volle pregare al Santo Sepolcro perché aveva promesso di non occuparlo.
Oggi l’immigrazione musulmana in Europa aumenta mentre le Chiese chiudono i battenti: ce ne dà le cifre, impressionanti, Soeren Kern, senior fellow del Gruppo di Studi Strategici per le Relazioni Transatlantiche basato a Madrid. La proliferazione di moschee in luoghi di culto cristiani abbandonati, secondo Kern, riflette il declino del Cristianesimo e la veloce crescita dell’Islam in Europa, fino al rimpiazzo. La nazione in cui si stanno proprio in questi giorni svolgendo gli ultimi episodi di questo romanzo è la Germania, a Duisburg dove la Chiesa cattolica ha annunciato un piano di chiusura di sei chiese. A Duisburg ci sono ...(continua)  

(da Il Giornale)


....Intanto il clerico egiziano Ali Abu Al Hasan dalla tv Al Helma, il 6 gennaio ha fatto uno dei tanti annunci che galvanizzano e infiammano: «Con l’emigrazione musulmana e il rifiuto europeo di sposarsi e fare bambini, cento di loro fra dieci anni diventeranno ottanta, e gli ottanta sessanta.. e i quaranta saranno dieci, e poi, non resterà nessuno. L'' Europa diventerà un solo Stato Islamico.Esagerato? Lo ha detto lui>>.

sabato 21 gennaio 2012

Il tabernacolo

Sono rimasta molto colpita dalla lettura di questo articolo su Avvenire di oggi. Il mare ha restituito il tabernacolo e il crocifisso della cappella della Costa Concordia




IL SEGNO

Dalla cappella della Concordia rispunta il tabernacolo



Hanno la tuta dei Vigili del Fuoco e sono solo in tre. Tagliano la folla di soccorritori, giornalisti e gigliesi passando inosservati, perché ormai, calata la sera, dopo tanto lavoro si pensa tutti alla cena e si chiacchiera davanti ai bar. Ma la piccola processione cammina compunta, conscia della propria missione, attenta a non far cadere ciò che porta tra le mani, con devozione commossa. Come con una reliquia. Uno regge un crocefisso d’oro, gli altri due un tabernacolo anch’esso d’oro, cesellato e prezioso. Prezioso perché al suo interno conserva certamente la pisside con le ostie consacrate, prezioso perché è d’oro. Prezioso, soprattutto, perché lo hanno ritrovato poco prima i sommozzatori nel cuore della nave Concordia, sott’acqua, nella chiesetta in cui tutti i giorni il cappellano di bordo, don Raffaele Malena, celebrava Messa fino a venerdì 13 gennaio, quando la nave si è per metà inabissata portando con sé vite umane, musiche, risate, saloni, ricordi...
Li vediamo passare per caso e quasi non osiamo chiedere: ci sembra impossibile. Invece è proprio vero, «sono il crocefisso e il tabernacolo della nave – confermano –. È stata anche recuperata la statua della Madonna, oggi, ma è ancora nel tendone bianco dove gli esperti fanno i breifing, non si può vedere».
I tre proseguono il cammino verso la chiesa del Giglio, dove sulla scalinata li attende il parroco don Lorenzo Pasquotti. La stessa chiesa nella notte del naufragio ha dato ricovero ai primi quattrocento disperati che hanno toccato terra, e questa sera, in un altro venerdì, spalanca di nuovo le porte per accogliere Gesù in croce. Don Lorenzo lo appoggia sull’altare accanto a ciò che vi ha lasciato dal giorno della tragedia: «Un salvagente, un telo delle scialuppe, una cima e un cesto di pane. Ciò che mi resta dal momento in cui i sopravvissuti, alle 4 di quel mattino, ringraziando il Signore e i gigliesi hanno iniziato a tornare nelle loro case».


Lucia Bellaspiga

martedì 17 gennaio 2012

La mia crociera

Costa Fortuna


Guardando le drammatiche immagini che ci trasmettono la TV e i giornali, non posso far a meno di ripensare alla mia crociera alle isole greche. Era l' ottobre del 2009 quando mi imbarcai a Venezia sulla Costa Fortuna per un viaggio di una settimana. Non ero per nulla preoccupata per la mia sicurezza, soltanto armata di qualche pillola contro l'eventuale mal di mare.
Non sono stata fortunata col tempo: a Bari non potei sbarcare per il vento forte, a Rodi piovve alquanto e a Dubrovnik nemmeno vidi il panorama, tanto che mi è rimasto il desiderio di tornarci. Dovetti sempre rimanere al coperto sulla nave per via del vento.
Ho però un bel ricordo delle bellezze dei luoghi attraversati, di quanto sia esaltante avvicinarsi alla costa dal mare e ammirare i paesaggi che sembrano venire incontro.
E' una esperienza che rifarei con un clima più favorevole.
Ora le immagini televisive mi hanno riportato a quel viaggio, alla leggerezza con la quale l'ho affrontato e alla esercitazione per un eventuale abbandono della nave eseguita con un po' di noia, come se fosse tempo perso. Tutto pareva molto sicuro ed in effetti credo che lo fosse. La tragedia della Costa Concordia però ha dimostrato che può anche non essere così.
Coloro che hanno avuto la fortuna di sopravvivere a questo disastro non torneranno molto presto sul mare. Temo che i bambini si porteranno dentro la paura per tutta la vita.
Ne ho ascoltato le voci in qualche video amatoriale e ne sono rimasta colpita. 

lunedì 16 gennaio 2012

Una bella preghiera



Ho scoperto questa bella preghiera, la faccio mia e la propongo a chi passa di qui. Buona notte.

Signore, donaci pensieri chiari, preservaci da chiacchiere inutili, concedi il distacco necessario per giudicarci, per scoprire le nostre possibilità e i nostri limiti. Non permettere che ci insuperbiamo per i successi o ci scoraggiamo per gli insuccessi. Fa’ che ci comprendiamo reciprocamente, anche quando le opinioni divergono; che non litighiamo, anche quando l’argomento ci divide. Vogliamo servire te, mediante il lavoro che compiamo per la comunità. Amen.

domenica 15 gennaio 2012

Ritorno



Chiedo perdono per essermi assentata dal Blog per tutti questi giorni senza avvisare. Sono stata al mare con la mia nipotina e pensavo di rimanere soltanto qualche giorno. Il tempo era bello, il clima amabile e così ci siamo trattenute di più. Non ero comoda per accedere ad un internet point e molte volte ho pensato agli amici del Blog sperando che nessuno si preoccupasse. Ora sono tornata e , anche se qui fa abbastanza freddo, è sempre bello ritrovare la nostra casa. 
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...